L’edificio fu costruito nella parte inferiore tra il XIV e il XV secolo, come una semplice abitazione mentre nel XVI secolo fu completato della sua parte mediana; la parte superiore venne edificata successivamente. L’edificio attuale sorse, dunque, sovrapponendosi ad antiche preesistenze medioevali, di cui ancora si conservano testimonianze nella struttura interna, inglobandole al suo interno nel XVI secolo, in due fasi edilizie distanti tra loro 30 o 40 anni.
Alcuni ambienti del primo piano, tra cui la cosiddetta “legnara”, mostrano infatti, nelle mensole lignee che sorreggono i travi e nella porticina , di appartenere ad una costruzione più modesta , dei sec. XIV- XV (Giovannoni, 1921). E’ invece al secondo-terzo decennio del XVI secolo che vanno riferite le finestre che rivelano la pura arte del medio rinascimento e che, nell’adozione delle mensole a voluta sorreggenti le cornici aggettanti, si richiamano direttamente all’opera di Donato Bramante , al quale del resto ci si riferisce anche per il progetto della cupola di Santa Maria Maddalena.
Con la seconda fase costruttiva ci fu il completamento del Palazzo: venne edificato un terzo ordine di finestre , si definì il grande ingresso a bugnato sormontato dal balcone e si eseguì la bugnatura negli spigoli laterali e nella costruzione della gradinata di accesso. All’interno si costruì lo scalone ed il grandioso salone rettangolare. Addossata all’antico palazzo, è visibile la costruzione, tozza e robusta, di una torre di epoca incerta, eretta tra i sec. XVI e XVII. Il Palazzo conserva all’esterno la sua nobile struttura cinquecentesca, elegantemente articolata tra fitta tessitura calcarea bianca e membrature chiaramente definite mentre all’interno si presenta quasi totalmente ristrutturata.Al suo interno sono allocate le sale del Museo Civico Naturalistico dei Monti Prenestini e gli Uffici Comunali con una ampia sala consigliare, che l’Amministrazione, su richiesta di privati la mette a dispozione per convegni, riunioni, banchetti e festeggiamenti.