La castagna. Il sentiero, con un dislivello massimo di 360 metri, parte dalla piazza del paese per scendere tra sentieri, carrarecce e tratti di via asfaltata, fino al castagneto.
Un anello tra gli alberi secolari percorribile in circa 3 ore vi riporterà sulla strada asfaltata per un’esperienza suggestiva e nostalgica tra casette di pietra ed enormi tronchi.
I castagni furono trapiantati in epoca storica nelle zone in ombra e lungo il versante orientale dei Monti Prenestini, con una superficie stimata intorno ai 150-200 ettari, mentre le poche zone sottratte al bosco nelle aree sommitali e assolate, venivano un tempo coltivate a grano o lasciate al pascolo.
Negli ultimi anni, per recuperare lo stato di abbandono causato da infestazioni e mancata coltura, il castagneto è stato oggetto di diversi progetti promossi dal Comune e dal Museo Civico Naturalistico dei Monti Prenestini, atti a salvaguardare l’esistenza delle piante, la fruizione delle vie di percorrenza e la tradizione secolare della “Mosciarella” (castagna essiccata a fuoco lento nelle tipiche casette-essiccatoi disseminate all’interno del bosco).